Ötzi: poesie da conservare è una rubrica di poesia curata da Luigi Cannillo. Ogni mese una proposta di lettura con un breve commento al testo. Il 19 settembre 1991 venne ritrovato in Val Senales (Trentino-Alto Adige) il corpo perfettamente conservato di un uomo risalente all'età del rame, ribattezzato poi Ötzi. Il clima all'interno del ghiacciaio in cui fu ritrovato permise una conservazione completa del suo corpo. Allo stesso modo, vogliamo intendere le poesie che proponiamo: corpi da conservare, al di là del fluire del tempo.
Numero undici
Matteo Persico | da Warbling, puntoacapo, 2022
Nella raccolta di Matteo Persico si afferma una logica dualistica che attraversa sia le tendenze della macroeconomia che il quotidiano: poesia – economia, ma anche dimensione razionale – dimensione intuitiva, nome – individuo. Evidenziare il confronto tra queste polarità o sottolinearne i lati grotteschi rende la contrapposizione ancora più cruciale, ne fa risaltare le contraddizioni. Nei due testi presentati l’elemento decisivo sembra essere il Tempo, la prospettiva (o la sua assenza): avere ventisei anni e occuparsi già di previdenza e pensione, essere proiettati così direttamente verso la morte. Oppure, secondo lo stesso slancio terminale, festeggiare con una poesia il giorno del compleanno già l’occasione per la malattia e l’ultimo viaggio. All’arco di tempo del ciclo vitale e alle scelte conseguenti sul piano del consumo e del risparmio si riferisce anche la Teoria di Modigliani, la cui formula è significativamente riportata in esergo.
In Warbling sono presenti diverse altre forme di polarità: quantità e qualità della vita, esattezza e ricerca, stasi e frenesia. A questa ultima tensione allude anche il titolo: il warbling è una tecnica per armonica a bocca che si attua nel loop fra due suoni ravvicinati e complementari nella vibrazione che creano. Nella nota introduttiva alla raccolta Antonio Francesco Perozzi, riferendosi alle entità di Economia e Poesia, rileva: “La sfida dell’esordio di Persico, però, sta proprio nell’avvicinarle, e in doppia misura: iniettando nel poetico la ratio dei fatti economici, mostrando come la poesia sia in fin dei conti una specie di prassi – magari lunare, straniata, ma comunque implicata nella materialità del mondo.” Nello specifico, gli strumenti della poesia di Persico sono multiformi e diversificati: dal ricorso al linguaggio economico e tecnologico all’uso efficace di spezzature che evidenziano la circolarità del ragionare, dal tono più discorsivo e lineare (con poesie costituite sintatticamente da un unico ininterrotto periodo) alla costruzione di testi o didascalie che utilizzano formule matematiche. Al centro rimane una forma di spaesamento, di alienazione che riguarda nello specifico la generazione di appartenenza dell’autore, ma che estende il suo approccio critico e il suo interrogativo che ne sarà di me? al futuro di una intero sistema, di una intera civiltà. E, soprattutto, lo fa senza retorica, a partire dalle tendenze di sistema agli effetti nel quotidiano delle singole esistenze.

Testi da da Warbling, puntoacapo ed., 2022
***
che a ventisei, discutere di previdenza
complementare e fondi pensione
ci sembra la morte stia già lì, rapace
dietro l’angolo, pronta a rapirci, o magari
è l’ombra dell’illimitato possibile
che sopravvaluta il ciclo di vita, un retaggio
degli studi umanistici, non ama fermarsi
alle polverose logiche di risparmio, invece,
dovrei sbloccarmi rispetto ai valori aggiunti
e smettere di ancorarmi al non-si-addice:
che davanti a un Caffè Mauro – assunto
alle spalle di un’alba usa e getta – di cosa
dovrei mai parlare? calcio e pensione
cardo e decumano, in logiche ferree
***
Logica terminale
ed è così che hai dedicato una poesia
alla malattia che ti ammazzerà sai
che ironia il giorno del tuo compleanno
salutare tutti e spararsi un viaggio
lisergico che attenua il danno e
ti fa pisciare via l’anima dal ridere
amaro di morfina e liquirizie che
sono già finiti quei giorni longevi
in cui coglievi le primizie della vicina
finché ne avevi scopare al modo
della flebo che goccia intima allo
scoppiare preciso di un pianto
pentito è chi sa che non ci sarà altro
che le pastiglie premio d’ogni
ora l’infermiera blatera un ingoiare
grazie a cui sognare candeline perché
auguri è pur sempre il tuo compleanno

Matteo Persico (Roma, 1994), laureato in filosofia presso l’Università di Pavia, vive e lavora a Roma. È presente, con testi inediti, nel Quaderno Poetare del Concorso “Poetare” (2021) indetto dalla Scuola di Editoria e da Samuele Editore. È stato tra i finalisti del Premio “Vita alla Vita 2021”, dedicato ai poeti under 30. Alcuni inediti sono apparsi in diverse rubriche cartacee e webzine letterarie, tra cui La Repubblica – Roma (Bottega di Poesia di Gilda Policastro), Interno Poesia, Poeti Oggi, Poesia del nostro Tempo, Poetry Factory, Versante Ripido, Poesia Ultracontemporanea, AlmaPoesia. Due testi sono stati tradotti in spagnolo sulla pagine del Centro Cultural Tina Modotti. La sua prima raccolta di poesia, Warbling, è stata pubblicata da puntoacapo nel 2022.
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