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III

Astratti Furori è concepito come contenitore di proposte, suggestioni, inviti, consigli, attinenti ad aspetti variegati de

lla fruizione culturale. Iniziato come progetto collettivo su Facebook (https://www.facebook.com/Astratti-Furori-328170347375115), si trasferisce su questo spazio mantenendo la stessa forma e gestione. Ogni mese arricchiremo questa sezione di nuovo materiale, con l'idea di allargare lo sguardo al di fuori dei confini di Gelo, rivolgendosi a tutto ciò che catturi il nostro interesse.




ASTRATTI FURORI - III


(mese di Maggio)









In occasione della più grande retrospettiva dell'artista, in esposizione in contemporanea alla Tate Gallery e al MoMA nel 1965, l'Arts Council ha commissionato questo film/documentario, che segue il lavoro di Giacometti nel suo studio di Parigi. Il filmato, che alterna l'inglese della voce narrante al francese, purtroppo è privo di sottotitoli, ma consente di entrare nel vivo del processo creativo dell'artista, esperienza quasi estatica e totalizzante





 




A line made by walking



Richard Long, A line made by walking, 1967




La Natura è stata sempre registrata dagli artisti, dai dipinti rupestri delle grotte preistoriche ai landscape della fotografia del ventesimo secolo. Anche io ho voluto rendere la natura il soggetto del mio lavoro, ma attraverso modalità nuove. Ho cominciato a lavorare all'aperto utilizzando materiali naturali come erba ed acqua, e questo è evoluto poi nell'idea di realizzare una scultura camminando... il mio primo lavoro realizzato in questo modo, nel 1967, era una linea retta in un campo d'erba, che coincideva col mio muovermi senza una meta (Tufnell 2007, p.39.)




 



Never walk on crowded streets






Giovanna Silva, Roma. Never walk on crowded streets, Nero (2020)

Selezione tratta da: https://www.neroeditions.com/product/roma-never-walk-on-crowded-streets/






Il progetto è nato durante la residenza perché “dovevo” fare qualcosa su Roma. Faccio tante cose nella vita, ma prevalentemente fotografie, quindi, guarda caso, ho deciso di fotografare Roma. Ho chiesto a delle persone – intellettuali, artisti, amici e amici di amici – suggerimenti su dove andare e cosa vedere. Ero diventata l’incubo di qualsiasi incontro sociale con la mia serie di domande sui must see! Ho preso una mappa di Roma, l’ho divisa in quadranti e ho iniziato a girarla a piedi per conoscerla, seguendo tutti i suggerimenti raccolti. Non mi sono più fermata, sto ancora camminando. Anche se il libro è uscito continuo a tornare in quei posti: cambia la luce, il mio stato d’animo, noto delle differenze nell’immobilità dei quartieri




Il progetto "Roma. Never walk on crowded streets" (Nero, 2020) è accoppiato ad un saggio di Alberto Savinio



Il titolo del libro viene da questo racconto in cui Savinio cita Pitagora che consiglia di non camminare in strade affollate durante la peste. Dato il momento storico, mi sembrava appropriato. Nelle mie foto in realtà non ci sono mai persone, ma, in particolare dopo giugno, da Roma erano scomparsi i turisti e la città era deserta

[ibidem]


ed è stato ospitato come residenza all'American Academy del 2020





 


Chemical love



Frame da Skins (2007)




Una questione sta appassionando da un po’ di anni teoriche e teorici di etica delle neuroscienze: se fosse possibile assumere sostanze chimiche (droghe) per influenzare efficacemente le nostre emozioni e relativi comportamenti sessuali e amorosi, sarebbe moralmente accettabile e desiderabile farlo?


La questione è importante, lo è sempre stata, perché l’amore (romantico, passionale) e il sesso sembrano essere esperienze fondamentali nelle nostre vite private e collettive. Ne va della nostra felicità, verità. Ma sono anche esperienze terribili, ci fanno scoprire insuperabilmente vulnerabili, in balia di altro, di altri esseri umani. E se potessimo, almeno qualche volta, riuscire a mettere un coperchio a questo vaso di pandora da cui si sprigionano affetti deraglianti? Riportarli entro la nostra giurisdizione, almeno parzialmente. Nell’amore e nel sesso, dunque, ne va anche della nostra libertà. Ma di che libertà si tratta? È questa, a mio parere, la posta in gioco più interessante degli esperimenti mentali, e non solo, sulle droghe del cuore.


Qui il testo dell'intero articolo, apparso su "Le parole e le cose": http://www.leparoleelecose.it/?p=40763




 

Agostino Arrivabene


Endimione, 2007


Studio per il signore delle mosche, 2006



Cornum parvulum, 2012



L'ombra (il bacio), 2004







Resurrectio Christi , 2011




 

Nicola Samorì


Nubifregio, 2010




Anulante, 2018




Maddalena, 2010










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